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Sito produttivo

Un impianto all'avanguardia e sicuro

Il sogno realizzato

Giorgio Sfreddo concepì la struttura interna del proprio stabilimento dimostrando grande visione e competenza del proprio mestiere e realizzando così il sogno della sua vita.

Fra l’agosto del 1977 e l’aprile del 1978 viene così costruita la prima parte del nuovo stabilimento (977 m2) nella zona industriale della E.Z.I.T. (Ente Zona Industriale Trieste), al civico 37 di via di Giarizzole. La struttura subirà poi un ulteriore ampliamento alla fine degli anni ’80 per ospitare quello che è ora l’attuale stabilimento (5.154 m2 dislocati su un terreno di complessivi 8.285 m2), ultimato nel corso dell’anno 1991.

Il complesso industriale comprende:

  • la porzione di fabbricato prospicente la via di Giarizzole (vecchio stabilimento) formato da due piani: al pianoterra (seminterrato) magazzini e locali di piccola manutenzione, centrale termica, al primo piano gli uffici amministrativi e dirigenziali, un piccolo alloggio di foresteria;
  • il primo piano, in diretta comunicazione con lo stabilimento di nuova costruzione dove al pianoterra trova posto la produzione con celle frigorifere, zona di ricevimento delle merci, sale di lavorazione e cottura, reparto di confezionamento e spedizione; al primo piano altri magazzini, celle di stagionatura, locali servizio e spogliatoio operai con accesso diretto all’esterno;
  • un piazzale esterno antistante la palazzina uffici che dà spazio al parcheggio visitatori ed un piazzale interno che consente il ricovero degli automezzi aziendali e le operazioni di manovra durante i carichi e gli scarichi delle merci.

Certificazione IFS

Nel 2016 l'Azienda ha deciso di intrprendere la strada per affrontare la certificazione IFS (International Food Standard), ottenuta ufficialmente nell'ottobre del 2017, uno standard rivolto agli operatori della Grande Distribuzione Organizzata volto a controllare il livello di sicurezza alimentare e qualitativo dei prodotti acquistati e dei propri fornitori.

Lo standard IFS consente alle aziende di:

  • comunicare il proprio impegno sulla sicurezza alimentare e, in caso di incidente, limitare le possibili conseguenze di carattere legale, dimostrando di aver preso tutte le misure ragionevoli per evitarlo;
  • costruire e rendere operativo un sistema di gestione per controllare il rispetto integrale dei vincoli di qualità, sicurezza e conformità alle leggi che regolano il settore, in particolare quelle vigenti nei Paesi di destinazione dei prodotti finiti;
  • disporre di uno strumento per migliorare la gestione della sicurezza alimentare, attraverso il controllo e monitoraggio dei fattori critici;
  • ridurre l'incidenza di sprechi, rilavorazioni e richiami dei prodotti.